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Gianni Versace – Il mito

Gianni Versace – Il mito
Gianni Versace è stato un noto stilista italiano, fondatore dell'omonima casa di moda. Nato nel 1946 a Reggio Calabria, muove i primi passi nel mondo della moda lavorando nella sartoria della madre, dalla quale impara i segreti del mestiere. Lo stesso Versace affermerà che il vero artista è il sarto.

Trasferitosi nel 1972, all'età di 25 anni, a Milano, inizia a lavorare come disegnatore d'abiti per conto di alcune note case di moda; presenta la sua prima collezione di abiti nel 1975 e nel 1978, sfilando a la Permanente di Milano, firma per la prima volta con il suo nome la nuova collezione.
A Milano, nella nuova capitale della moda, Versace dà sfogo alla propria creatività, fatta di sensualità e carnalità, combinando colori sgargianti e usando nuovi materiali.

Nel 1978 fonda con il fratello Santo la Maison Versace e negli anni a seguire il suo nome diventa sempre più popolare nel campo della moda, anche a livello internazionale, accanto a brand come Prada, Louis Vuitton e Chanel. Ben presto, ad affiancare i due fratelli sarà anche la sorella Donatella Versace. E la medusa diventerà il logo, nonché segno di riconoscimento della nuova maison.

Una scelta stilistica di grande importanza fu sicuramente quella fatta da Versace nel 1982, quando lo stilista scelse l'oroton, un tessuto tecnologico per realizzare una serie di abiti per la sua nuova collezione di modelli futuristici. L'oroton è infatti una particolare maglia metallica morbida e leggera. Gli abiti “metallici” divennero ben presto un segno distintivo del suo stile, fatto di stravaganza, spregiudicatezza e ricercatezza dei materiali, stravolgendo di fatto i canoni tradizionali della moda.

Sul finire degli anni '80 la casa di moda italiana finisce sotto i riflettori per il suo stile sadomaso, facendo gridare allo scandalo l'opinione pubblica per l’irriverenza degli abiti. Inoltre, sempre in quegli anni, alla sorella Donatella viene affidata la guida del marchio “Versus”, linea giovanile della Maison.

Negli anni '90 si giunge al periodo del minimalismo, dominato dal colore nero, con abiti provocanti, ampie scollature e vertiginosi spacchi: uno stile carico di sessualità per abiti che faranno la storia della moda.

Ma la consacrazione definitiva di Versace a livello internazionale giunge nel 1995, quando la rivista americana Time incorona Gianni Versace “Uomo del momento”.

Nella vita privata, Gianni Versace è stato legato sentimentalmente allo stilista ed ex modello Antonio D'Amico. Ed era proprio con lui quando venne assassinato il 15 luglio del 1997 nella sua abitazione a Miami Beach, dove trascorrevano le vacanze insieme. Ad ucciderlo con due colpi di pistola fu Andrew Cunanan, un tossicodipendente e gigolò della comunità omosessuale californiana, trovato morto alcuni giorni dopo l'omicidio. La morte dello stilista italiano rimase così avvolta nel mistero. Le spoglie mortali di Gianni Versace riposano adesso in Italia, nel cimitero di Moltrasio, mentre l'impero da lui creato è stato lasciato in eredità ai fratelli, che continuano a mantenerne viva la leggenda.

Riconosciuto a livello internazionale come uno dei protagonisti del “Made in Italy”, Versace è stato un'icona della moda italiana nel mondo. Un mito che ha cambiato, in vent'anni di attività, il corso della moda. Il suo estro creativo ha saputo conquistare in poco tempo il mondo delle passerelle e il suo stile inconfondibile resterà per sempre nelle caratteristiche della Maison da lui fondata.

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