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L'Espresso italiano e il cappuccino

Caffè espresso Italiano

Il caffè espresso

Il caffè espresso è la bevanda italiana più conosciuta al mondo. Molto più di una semplice bevanda, l'espresso rappresenta una vera e propria “istituzione”. Infatti il caffè è parte integrante della cultura italiana. Basta poi cambiare città per trovare diverso colore, aroma, gusto e quantità di caffè nella tazzina. Le differenze variano in particolare tra Nord e Sud Italia e sono legate alla cultura, alle tradizioni e alle abitudini delle persone che lo consumano. Cambiano infatti le caratteristiche della miscela, le modalità di preparazione, la corposità, l’aroma, la crema e il gusto del caffè. Tendenzialmente il caffè è più leggero al Nord e via via più corposo scendendo verso Sud.


Un caffè espresso preparato a regola d'arte riempie circa metà tazzina, con circa 25 millilitri di caffè e ha una crema consistente di color nocciola. La crema ricopre infatti ogni buon espresso. L'aroma è intenso e ricco di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. In bocca l'espresso è corposo e vellutato, gradevolmente amaro. L'espresso perfetto deve avere un gusto equilibrato e molto persistente.


Il sistema espresso nasce dall'esigenza di ottenere il caffè in tempi rapidi (la parola “espresso” in lingua italiana significa veloce), grazie ai vari sistemi di aumento di pressione dell'acqua.


Per la realizzazione di un buon espresso, le condizioni ideali sono: una dose di caffè macinato di 7 gr; la temperatura dell'acqua compresa tra 88-94° C, la temperatura del caffè in tazza intorno ai 67°C e la crema in superficie con uno spessore di 3-4 mm. Inoltre, si dovrebbe impiegare esclusivamente caffè in grani per garantire massima freschezza e gusto. Per quanto riguarda la tipologia di tazzine da utilizzare, il caffè espresso richiede preferibilmente tazzine di porcellana, con uno spessore sufficiente a conservare la temperatura.


Di solito il caffè utilizzato nell'espresso è frutto della miscela di più̀ caffè. Attraverso la miscelazione si riesce infatti non solo a mantenere stabile la qualità del prodotto finale, ma anche di esaltare le peculiarità organolettiche di ciascun caffè. Selezionando le tipologie del caffè sulla base delle loro caratteristiche (aroma, qualità, persistenza, corposità) ed abbinandole tra loro, si riesce ad esaltarne i pregi. 


Quando parliamo di varietà di caffè di solito pensiamo all'Arabica, Robusta e Liberica. In realtà esistono innumerevoli tipologie di caffè nel mondo (più di 100 varietà), ma dal punto di vista commerciale sono una decina le varietà più apprezzate. Tra una tipologia di caffè e l'altra cambia sicuramente il gusto, più o meno deciso e con un aroma diverso; il contenuto di caffeina, che può essere superiore o inferiore; l'adattabilità a diversi climi e terreni. Anche l'altitudine di coltivazione ha una grande influenza sulla produzione di una varietà di caffè e l'altra, infatti alcune tipologie preferiscono quelle in quota (come l'Arabica), altre meno.


Il processo di tostatura (detto torrefazione) consiste nel portare i chicchi di caffè a temperature molto elevate per circa 15-18 minuti, trasformando i chicchi di caffè verde in chicchi friabili e profumati. Il grado di tostatura influenza il colore del caffè. E' in questo processo che si formano il gusto e l'aroma del caffè. Normalmente dopo la tostatura il caffè viene lasciato riposare per alcuni giorni in appositi silos prima di essere confezionato. L'aroma è il profumo inconfondibile del vero espresso italiano.

In Italia c'è una vasta scelta in termini di offerta di caffè. È infatti l'unico Paese in cui si può gustare un buon caffè in tanti modi: stretto, lungo, decaffeinato, “macchiato”, con panna, corretto, shakerato, freddo, ma anche aromatizzato alla nocciola, cacao o cioccolato, e così via.


C'è una curiosità legata al caffè: l’usanza del cosiddetto “caffè sospeso”. Questa usanza iniziò a Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale, quando, in tempi molto difficili, la gente era solita pagare due tazze di caffè: una per sé stessa ed una per chi non poteva permetterselo. Ancora oggi, quando un cliente ordina un caffè sospeso, paga due caffè pur ricevendone uno solo. In questo modo, quando una persona bisognosa entra nel bar, può chiedere se c'è un caffè sospeso: in caso affermativo, riceve la consumazione di una tazzina di caffè come se gli fosse stata offerta dal primo cliente. Questa tradizione è rimasta viva per diversi anni, e dopo un certo declino, ultimamente è tornata in auge, non solo a Napoli, ma in tutta Italia.

Cappuccino Italiano

Il cappuccino

Il cappuccino è una bevanda di origine italiana composta da caffè e latte montato a vapore. Le origini del cappuccino sono piuttosto antiche e pare che il nome di questa bevanda sia un chiaro riferimento ai frati cappuccini. Ciò è dovuto al colore del loro abito, che ricorda per l’appunto il caffè. In Italia, il Paese dove è più diffuso, viene consumato tradizionalmente nel corso della mattina, a colazione o dopo, mai durante i pasti. Accompagnato da brioches, biscotti e altri dolci, questa tipologia di bevanda è praticamente sinonimo di colazione.


Un cappuccino di qualità è composto, secondo tradizione, da 25 ml di espresso e da 100 ml di latte montato con vapore. Alla base del cappuccino Italiano c’è sempre un buon espresso italiano. Il segreto per ottenere un cappuccino perfetto è anche un latte di alta qualità. Dal punto di vista sensoriale il cappuccino italiano si presenta con un colore bianco e un bordo marrone più o meno spesso. Il cappuccino italiano ha inoltre un aroma intenso.


La consistenza della schiuma dipende dalla percentuale di grasso nel latte. La schiuma del latte intero è cremosa, densa e vellutata; quella del latte parzialmente scremato è meno morbida. Per un ottimo cappuccino è preferibile quindi optare per latte fresco intero. Questa scelta è dovuta al fatto che l’alto contenuto di grassi contribuisce all’esaltazione del gusto. Inoltre, questo tipo di latte valorizza la schiuma rendendola più compatta e corposa. Secondo alcune particolari tecniche è possibile eseguire anche dei veri e propri disegni con la schiuma.


Anche per quanto riguarda il cappuccino ci sono molte varianti: un cappuccino chiaro è con poco caffè e molto latte, ideale per chi gradisce una bevanda con meno caffè o per chi deve limitare l’uso di caffeina. Il cappuccino senza schiuma, non presenta schiuma ma semplice latte scaldato ed è assimilabile al classico caffè con latte. Quando al barista viene chiesto una bevanda di questo tipo, vuol dire che pur utilizzando la schiuma, il cliente desidera avere una bevanda dalla temperatura non altissima. In tal senso i baristi, oltre al caffè e alla schiuma di latte, aggiungono un po’ di latte freddo per rendere meno calda la bevanda. Vi è anche chi invece richiede espressamente il contrario: in questo caso si può scaldare il latte fin quasi all’ebollizione.


Il cappuccino non è sicuramente una bevanda molto “dietetica”. Un cappuccino senza zucchero ha un apporto, infatti, di circa 80/90 calorie e va quindi consumato con moderazione.

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